mercoledì 17 settembre 2008

saudade






« Tutto a Lisbona trasmette saudade, e ancor di più questa spianata di fronte al vuoto, e stando qui, aspirando la brezza che increspa il Tago, cioè il Tejo, si intuisce vagamente cosa sia questa inesplicabile sensazione di rimpianto, di mancanza, e al tempo stesso desiderio di raggiungere l'inaccessibile, malinconico bisogno di utopia che è poi l'orizzonte stesso, un sentimento che i trovatori medievali chiamarono saudade e da allora in nessuna lingua si è trovato un termine appropriato per tradurlo. »
(Pino Cacucci)

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