martedì 9 dicembre 2008

martedì 28 ottobre 2008

giovedì 25 settembre 2008

SORRIDI ALLA VITA CHE NON ASPETTA ALTRO CHE TU PIANGA

martedì 23 settembre 2008

The Spy

The Spy


Doors


I'm a spy in the house of love
I know the dream, that you're dreamin' of
I know the word that you long to hear
I know your deepest, secret fear

I'm a spy in the house of love
I know the dream, that you're dreamin' of
I know the word that you long to hear
I know your deepest, secret fear

I know everything
Everything you do
Everywhere you go
Everyone you know

I'm a spy in the house of love
I know the dream, that you're dreamin' of
I know the word that you long to hear
I know your deepest, secret fear
I know your deepest, secret fear
I know your deepest, secret fear
I'm a spy, I can see
What you do
And I know


mercoledì 17 settembre 2008

saudade






« Tutto a Lisbona trasmette saudade, e ancor di più questa spianata di fronte al vuoto, e stando qui, aspirando la brezza che increspa il Tago, cioè il Tejo, si intuisce vagamente cosa sia questa inesplicabile sensazione di rimpianto, di mancanza, e al tempo stesso desiderio di raggiungere l'inaccessibile, malinconico bisogno di utopia che è poi l'orizzonte stesso, un sentimento che i trovatori medievali chiamarono saudade e da allora in nessuna lingua si è trovato un termine appropriato per tradurlo. »
(Pino Cacucci)

venerdì 12 settembre 2008

giovedì 11 settembre 2008

lunedì 18 agosto 2008

sabato 9 agosto 2008

saturday morning OST

SATURDAY MORNING

APRITI CIELO!!!

dopo un venerdi di follie, giri per dublin, risate a crepapelle (come adoro dire io...perchè è vero " da pisciarsi sotto dalle risate") e MENI PAINTZ OV GHINNESS... io e il mio Amore ci prepariamo a portare avanti il nostro tanto atteso week "end" (o week start?? )
stamattina dopo una NOTTE DA LEONE E UN RISVEGLIO DA CO.....NE lo sgocciolare della pioggia contro le nostre finestre ci ha svegliati e ci ha ricordato che un nuovo sabato insieme desidera ardentemente essere vissuto.
mercatino di Meeting Sq x rivedere la senora maravillosa... e guarda caso... STA USCENDO IL SOLEEEEE... e già "apriti cielo" perchè i mo rùn si apprestano a vivere... imbracciando le macchine fotografiche, mano nella mano... e le note di zio Elvis che risuonano dalle prime ore di questa mattina ...
bene bene... cresta x il mio Uomo e trucco alla Priscilla maniera x me...

SI PARTE....

venerdì 25 luglio 2008

Stay Hungry. Stay Foolish. (di Steve Jobs)

Voglio raccontarvi tre storie della mia vita. Tutto qui, niente di eccezionale: solo tre storie. La prima storia è su una cosa che io chiamo 'unire i puntini' di una vita. Quand'ero ragazzo, ho abbandonato l'università, il Reed College, dopo il primo semestre. Ho continuato a seguire alcuni corsi informalmente per un altro anno e mezzo, poi me ne sono andato del tutto. Perché l'ho fatto? è iniziato tutto prima che nascessi. La mia mamma biologica era una giovane studentessa universitaria non sposata e quando rimase incinta decise di darmi in adozione. Voleva assolutamente che io fossi adottato da una coppia di laureati, e fece in modo che tutto fosse organizzato per farmi adottare sin dalla nascita da un avvocato e sua moglie. Però, quando arrivai io, questa coppia - all'ultimo minuto - disse che voleva adottare una femmina. Così, quelli che poi sarebbero diventati i miei genitori adottivi, e che erano al secondo posto nella lista d'attesa, ricevettero una chiamata nel bel mezzo della notte che gli diceva: "C'è un bambino, un maschietto, non previsto. Lo volete?". Loro risposero: "Certamente!". Più tardi la mia mamma biologica scoprì che questa coppia non era laureata: la donna non aveva mai finito il college e l'uomo non si era nemmeno diplomato al liceo. Allora la mia mamma biologica si rifiutò di firmare le ultime carte per l'adozione. Poi accettò di farlo, mesi dopo, solo quando i miei genitori adottivi promisero formalmente che un giorno io sarei andato al college. Questo è stato l'inizio della mia vita.

Così, come stabilito, parecchi anni dopo, nel 1972, andai al college. Ma ingenuamente ne scelsi uno troppo costoso, e tutti i risparmi dei miei genitori finirono per pagarmi l'ammissione e i corsi. Dopo sei mesi non riuscivo a trovarci nessuna vera opportunità. Non avevo idea di quello che avrei voluto fare della mia vita e non vedevo come il college potesse aiutarmi a capirlo. Eppure ero là, che spendevo tutti quei soldi che i miei genitori avevano messo da parte lavorando per tutta una vita.


Così decisi di mollare e di avere fiducia, che tutto sarebbe andato bene lo stesso.

Era molto difficile all'epoca, ma guardandomi indietro ritengo che sia stata una delle migliori decisioni che abbia mai preso in vita mia.

Nel momento in cui abbandonai il college, smisi di seguire i corsi che non mi interessavano e cominciai invece a entrare nelle classi che trovavo più interessanti.

Non è stato tutto rose e fiori, però. Non avevo più una camera nel dormitorio, ed ero costretto a dormire sul pavimento delle camere dei miei amici. Guadagnavo soldi riportando al venditore le bottiglie di Coca-Cola vuote per avere i cinque centesimi di deposito e potermi comprare da mangiare. Una volta la settimana, alla domenica sera, camminavo per sette miglia attraverso la città per avere finalmente un buon pasto al tempio degli Hare Krishna: l'unico della settimana. Ma tutto quel che ho trovato seguendo la mia curiosità e la mia intuizione è risultato essere senza prezzo, dopo. Vi faccio subito un esempio.

Il Reed College all'epoca offriva probabilmente i migliori corsi di calligrafia del Paese. In tutto il campus ogni poster, ogni etichetta, ogni cartello era scritto a mano con calligrafie meravigliose. Dato che avevo mollato i corsi ufficiali, decisi che avrei seguito la classe di calligrafia per imparare a scrivere così. Fu lì che imparai i caratteri con e senza le 'grazie', capii la differenza tra gli spazi che dividono le differenti combinazioni di lettere, compresi che cosa rende grande una stampa tipografica del testo. Fu meraviglioso, in un modo che la scienza non è in grado di offrire, perché era bello, ma anche artistico, storico, e io ne fui assolutamente affascinato.

Nessuna di queste cose, però, aveva alcuna speranza di trovare un'applicazione pratica nella mia vita. Ma poi, dieci anni dopo, quando ci trovammo a progettare il primo Macintosh, mi tornò tutto utile. E lo utilizzammo per il Mac. è stato il primo computer dotato di capacità tipografiche evolute. Se non avessi lasciato i corsi ufficiali e non avessi poi partecipato a quel singolo corso, il Mac non avrebbe probabilmente mai avuto la possibilità di gestire caratteri differenti o spaziati in maniera proporzionale. E dato che Windows ha copiato il Mac, è probabile che non ci sarebbe stato nessun personal computer con quelle capacità. Se non avessi mollato il college, non sarei mai riuscito a frequentare quel corso di calligrafia e i personal computer potrebbero non avere quelle stupende capacità di tipografia che invece hanno. Certamente, all'epoca in cui ero al college era impossibile per me 'unire i puntini' guardando il futuro. Ma è diventato molto, molto chiaro dieci anni dopo, quando ho potuto guardare all'indietro.

Insomma, non è possibile 'unire i puntini' guardando avanti; si può unirli solo dopo, guardandoci all'indietro. Così, bisogna aver sempre fiducia che in qualche modo, nel futuro, i puntini si potranno unire. Bisogna credere in qualcosa: il nostro ombelico, il destino, la vita, il karma, qualsiasi cosa. Perché credere che alla fine i puntini si uniranno ci darà la fiducia necessaria per seguire il nostro cuore anche quando questo ci porterà lontano dalle strade più sicure e scontate, e farà la differenza nella nostra vita. Questo approccio non mi ha mai lasciato a piedi e, invece, ha sempre fatto la differenza nella mia vita.

La mia seconda storia è a proposito dell'amore e della perdita

Io sono stato fortunato: ho scoperto molto presto che cosa amo fare nella mia vita. Steve Wozniak e io abbiamo fondato Apple nel garage della casa dei miei genitori quando avevo appena 20 anni. Abbiamo lavorato duramente e in dieci anni Apple è diventata - da quell'aziendina con due ragazzi in un garage che era all'inizio - una compagnia da 2 miliardi di dollari con oltre 4 mila dipendenti.

Nel 1985 - io avevo appena compiuto 30 anni e da pochi mesi avevamo realizzato la nostra migliore creazione, il Macintosh - sono stato licenziato.

Come si fa a venir licenziati dall'azienda che hai creato? Beh, quando Apple era cresciuta, avevamo assunto qualcuno che ritenevo avesse molto talento e capacità per guidare l'azienda insieme a me, e per il primo anno le cose erano andate molto bene. Ma poi le nostre visioni del futuro hanno cominciato a divergere e alla fine abbiamo avuto uno scontro. Quando questo successe, il consiglio di amministrazione si schierò dalla sua parte. Quindi, a 30 anni io ero fuori. E in maniera plateale. Quello che era stato il principale scopo della mia vita adulta era saltato e io ero completamente devastato.

Per alcuni mesi non ho saputo davvero cosa fare. Mi sentivo come se avessi tradito la generazione di imprenditori prima di me; come se avessi lasciato cadere la fiaccola che mi era stata passata. Era stato un fallimento pubblico e io presi anche in considerazione l'ipotesi di scappare via dalla Silicon Valley.

Ma qualcosa lentamente cominciò a crescere in me: ancora amavo quello che avevo fatto. L'evolvere degli eventi con Apple non aveva cambiato di un bit questa cosa. Ero stato respinto, ma ero sempre innamorato. E per questo decisi di ricominciare da capo.

Non me ne accorsi allora, ma il fatto di essere stato licenziato da Apple era stata la miglior cosa che mi potesse succedere. La pesantezza del successo era stata rimpiazzata dalla leggerezza di essere di nuovo un debuttante, senza più certezze su niente. Mi liberò dagli impedimenti, consentendomi di entrare in uno dei periodi più creativi della mia vita.

Durante i cinque anni successivi fondai un'azienda chiamata NeXT e poi un'altra chiamata Pixar, e mi innamorai di una donna meravigliosa che sarebbe diventata mia moglie. Pixar si è rivelata in grado di creare il primo film in animazione digitale, 'Toy Story', e adesso è lo studio di animazione di maggior successo al mondo. In un significativo susseguirsi degli eventi, Apple ha comprato NeXT, io sono tornato ad Apple e la tecnologia sviluppata da NeXT è nel cuore dell'attuale rinascimento di Apple. Mia moglie Laurene e io abbiamo una splendida famiglia. Sono sicuro che niente di tutto questo sarebbe successo se non fossi stato licenziato da Apple. è stata una medicina molto amara, ma ritengo che fosse necessaria per il paziente.

Qualche volta la vita ti colpisce come un mattone in testa. Non bisogna perdere la fede, però. Sono convinto che l'unica cosa che mi ha trattenuto dal mollare tutto sia stato l'amore per quello che ho fatto. Bisogna trovare quel che amiamo. E questo vale sia per il nostro lavoro che per i nostri affetti. Il nostro lavoro riempirà una buona parte della nostra vita, e l'unico modo per essere realmente soddisfatti è di fare quello che riteniamo essere un buon lavoro. E l'unico modo per fare un buon lavoro è amare quello che facciamo. Chi ancora non l'ha trovato, deve continuare a cercare. Non accontentarsi. Con tutto il cuore, sono sicuro che capirete quando lo troverete. E, come in tutte le grandi storie d'amore, diventerà sempre migliore mano a mano che gli anni passano. Perciò, bisogna continuare a cercare sino a che non lo si è trovato. Senza accontentarsi.

La terza storia è a proposito della morte.

Quando avevo 17 anni lessi una citazione che suonava più o meno così: "Se vivrai ogni giorno come se fosse l'ultimo, un giorno avrai sicuramente ragione". Mi colpì molto e da allora, negli ultimi 33 anni, mi sono guardato ogni mattina allo specchio chiedendomi: "Se oggi fosse l'ultimo giorno della mia vita, vorrei fare quello che sto per fare oggi?". E ogni qualvolta la risposta è no per troppi giorni di fila, capisco che c'è qualcosa che deve essere cambiato.

Ricordarmi che morirò presto è il più importante strumento che io abbia mai incontrato per fare le grandi scelte della vita. Perché quasi tutte le cose - tutte le aspettative di eternità, tutto l'orgoglio, tutti i timori di essere imbarazzati o di fallire - semplicemente svaniscono di fronte all'idea della morte, lasciando solo quello che c'è di realmente importante. Ricordarsi che dobbiamo morire è il modo migliore che io conosca per evitare di cadere nella trappola di chi pensa che abbiamo sempre qualcosa da perdere. Siamo già nudi. Non c'è ragione, quindi, per non seguire il nostro cuore.

Più o meno un anno fa mi è stato diagnosticato un cancro. Ho fatto la Tac alle sette e mezzo del mattino e questa ha mostrato chiaramente un tumore nel mio pancreas. Prima non sapevo neanche che cosa fosse un pancreas. I dottori mi dissero che si trattava di un cancro che era quasi sicuramente di tipo incurabile, che sarei morto entro i prossimi tre, al massimo sei mesi. Quindi sarebbe stato meglio se avessi messo ordine nei miei affari (che è il codice dei dottori per dirti di prepararti a morire). Questo significa prepararsi a dire ai tuoi figli in pochi mesi tutto quello che pensavi di poter dire loro in dieci anni. Questo significa essere sicuri che tutto sia stato organizzato in modo tale che per la tua famiglia sia il più semplice possibile. Questo significa prepararsi a dire i tuoi addio.

Ho vissuto con il responso di quella diagnosi tutto il giorno. La sera tardi è arrivata la biopsia, cioè il risultato dell'analisi effettuata infilando un endoscopio giù per la mia gola, attraverso lo stomaco sino agli intestini, per inserire un ago nel mio pancreas e catturare poche cellule del mio tumore. Ero sotto anestesia ma mia moglie - che era là - mi ha detto che quando i medici hanno visto le cellule sotto il microscopio hanno cominciato a gridare, perché è saltato fuori che si trattava di un cancro al pancreas molto raro e curabile con un intervento chirurgico. Ho fatto l'intervento chirurgico e adesso, per fortuna, sto bene.

Questa è stata la volta in cui sono andato più vicino alla morte e spero che sia anche l'unica per qualche decennio. Essendoci passato attraverso, adesso posso parlarvi con un po' più di cognizione di causa di quando la morte per me era solo un concetto astratto

Nessuno vuole morire. Anche le persone che vogliono andare in paradiso, in realtà non vogliono morire per andarci. Ma la morte è la destinazione ultima che tutti abbiamo in comune. Nessuno gli è mai sfuggito. Ed è così come deve essere, perché la morte è con tutta probabilità la più grande invenzione della vita. è l'agente di cambiamento della vita. Spazza via il vecchio per far posto al nuovo.

Il nostro tempo è limitato, per cui non lo dobbiamo sprecare vivendo la vita di qualcun altro. Non facciamoci intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere seguendo i risultati del pensiero di altre persone. Non lasciamo che il rumore delle opinioni altrui offuschi la nostra voce interiore. E, cosa più importante di tutte, dobbiamo avere il coraggio di seguire il nostro cuore e la nostra intuizione. In qualche modo, essi sanno che cosa vogliamo realmente diventare. Tutto il resto è secondario.

Quando ero un ragazzo, c'era un giornale incredibile che si chiamava 'The Whole Earth Catalog', praticamente una delle bibbie della mia generazione. è stata creata da Stewart Brand non molto lontano da qui, a Menlo Park, e Stewart ci aveva messo dentro tutto il suo tocco poetico. è stato alla fine degli anni Sessanta, prima dei personal computer e del desktop publishing, quando tutto era fatto con macchine per scrivere, forbici e foto Polaroid. è stata una specie di Google in formato cartaceo tascabile, 35 anni prima che ci fosse Google: era idealistica e sconvolgente, traboccante di concetti chiari e fantastiche nozioni.

Stewart e il suo gruppo pubblicarono vari numeri di 'The Whole Earth Catalog' e quando arrivarono alla fine del loro percorso, pubblicarono l'ultimo numero. Era più o meno la metà degli anni Settanta. Nell'ultima pagina di quel numero finale c'era la fotografia di una strada di campagna di prima mattina, il tipo di strada dove potreste trovarvi a fare l'autostop se siete dei tipi abbastanza avventurosi. Sotto la foto c'erano le parole: 'Stay Hungry. Stay Foolish', siate affamati, siate folli. Era il loro messaggio di addio. Stay Hungry. Stay Foolish: io me lo sono sempre augurato per me stesso. E adesso lo auguro a voi. Stay Hungry. Stay Foolish.

traduzione di Antonio Dini

(tratto da un articolo de L'Espresso)

domenica 20 luglio 2008

sabato 19 luglio 2008

oggi è uno di quei giorni...

oggi è uno di quei giorni in cui vorresti stare sveglio 24h su 24, uno di quei giorni in cui andresti a ballare con gli occhiali da sole senza pensare di sbattere contro la gente perchè beh... vuoi solo ballare, è uno di quei giorni in cui ti risuonano in testa tutte le canzoni più belle che abbia mai ascoltato, vorresti in un giorno come questo risplendesse sempre il sole o fosse la notte più stellata della tua vita, in cui vorresti solo correre in un campo di grano che ti arriva alle spalle... in cui vorresti aprire la finestra della tua camera da letto affacciarti al balcone e urlare... sperando di fari girare tutto il vicinato. oggi è uno di quei giorni in cui le sole parole che sai pronunciare sono "ma chi se ne frega" e sei convinto che nessuno te le abbia mai insegnate anzi ti hanno vietato di pronunciarle eppure tu le conosci lo stesso. nei miei occhi oggi risplende acid jazz e le mie corde vocali ballano blues, i piedi camminano da soli a tempo di r'n'r e non mi vergogno di "ondeggiare" con il sedere anzi me ne compiaccio grandiosamente... oggi è uno di quei giorni in cui il solo peso che vuoi portarti dietro è quello di uno zaino vuoto da riempire lungo il viaggio "un biglietto di sola andate per Ovunque, prego!"... uno di quei giorni in cui la punteggiatura non è abbastanza, in cui vorresti consumarti le labbra a forza di baciare, in cui il cielo si bucherebbe come carta pesta a forza di guardarlo, il pranzo sarebbe una enorme stecca di nuvole al sapore di zucchero filato...
oggi è una di quelle giornate in cui la tastiera è troppo misera per compensare l'universo che ti scoppia dentro e che non puoi fermare...

martedì 8 luglio 2008

venerdì 23 maggio 2008

martedì 6 maggio 2008

martedì 29 aprile 2008

i don't want You

http://www.flickr.com/photos/fritenks/2451826864/

sabato 22 marzo 2008

RECENSIONE...

http://www.ondalternativa.it/modules.php?name=Reviews&rop=showcontent&id=2133

Italia_Messico: teatro, fotografia, politica e Amore...

"...e tutto il giorno seguente sono rimasta inebriata dal ricordo della notte trascorsa , e pervasa dalla sua Bellezza e dalla sua Follia.Come riuscirò a sopportare l'attesa?
Ho riletto ancora una volta la tua lettera e come le altre volte ho gli occhi colmi di lacrime...Mai , prima d'ora,avevo pensato che una lettera, un semplice foglio di carta, potesse trasmettere qualcosa di così sublime, infondere sentimenti così alti, tu le hai dato un'anima...
se potessi essere insieme a te, in quest'ora che amo tanto, proverei a dirti quanta bellezza ha arricchito la mia vita in questi ultimi giorni...Quando potrò rivederti? Aspetti che tu mi chiam...Mi basta chiudere gli occhi per sentirti qui,col sapere del vino sulle labbra e la tua bocca premuta sulla mia...Possorivivere ogni istante delle nostre ore, accarezzarle e tenerle dolcemente dentro di me come sogni fragili e preziosi..."

Da Tina Modotti a E.Weston 1921

http://www.exibart.com/profilo/eventiV2.asp?idelemento=51600

sabato 8 marzo 2008

Il Paradiso Ritrovato

Da oggi parte un nuovo diario di viaggio, il taccuino necessario per annotare i miei pensieri ( e tutto ciò che ne consegue) ogni volta che sono lontana da... stavo per scrivere "casa" ma, ora capirete meglio, diciamo ora che sono lontana da Roma. In effetti la maggior parte delle persone che leggeranno queste note non conosce quelle precedenti ovveri tutti i miei diari di viaggio sparsi per mezza Europa tra mail varie ed eventuali. Molti sanno ( e qui ribadisco non l'ho mai specificato) che io amo le "prime volte"... Da oggi questo diario inaugurerà se stesso tramite la mia mano veloce su Internet ovvero un'apertura ( e alla sua conclusione ) una appartenenza "globale"...bene bando ai convenevoli e ai preamboli da seduta accademica e iniziamo...ehm, inizio!

Qualcuno di voi ha anche solo presente "Paradiso Perduto" di Milton? (leggerlo tutto sarebbe bellissimo è uno degli obiettivi che mi prefiggo prima di morire...ma con tutto rispetto ora non ho tempo per un tale...belliiiiiiiiiissimo mattone!)
bene il concetto fondamentale da cui voglio partire è il PARADISO.
(Hank se ci sei...i riferimenti al Supremo sono sempre puramente casuali)

Per un periodo molto limitato di tempo dovrò soggiornare "piacevolmente" in questo Paradiso che speravo in un certo senso d'aver Perduto e che dovrò invece rivalutare e ridefinire come "Ritrovato". il che forse non mi dispiace.
Con la mia Terra ho avuto sempre qualche problema o meglio uno solo : La gente che la occupa!
in meno di 12 ore la Puglia si è mobilitata per venire a soccorrermi...al mio arrivo il Parentame in assetto da guerra pronto ad accogliermi con tutti gli oneri ed onori, diritti e doveri, pregi e difetti, alti e bassi...ok avete capito. avete capito vero???
oddio non credo possiate anche solo immaginare l'entità del danno sulla mia salute psicofisica... Tenks anche detta "la pulzella dai lunghi respiri" all'ingresso nella sua amata Terra pareva quasi una partoriente: camminavo a gambe larghe quasi mi si fossero rotte le acque (mi si erano già rotte le P...e), sn andata in iperventilazione ovvero cercavo di drogarmi della mia stessa aria respiravo stronzate a destra e a manca a raffica e le rigettavo fuori , è proprio il caso di dirlo, senza fiatare.
Dentro fuuuuuuuuori, dentro fuuuuuuuori, dentro fuuuuuuuori...
Poco dopo speravo di vedere UNA LUCE BIANCA IN FONDO AL TUNNEL in cui mi sono irreparabilmente andata a cacciare. sono stata punita: NON è un Incubo è la REALTà!!!

Nella vita non saprai mai quando dovrai far ricorso allo "spirito di sopravvivenza e di sopportazione" che noi tutti lasciamo latente perchè fino ad allora non ne necessitiamo. Nè ovviamente possiamo sapere quanto ne abbiamo in riserva se non l'abbiamo quasi mai utilizzato.
Vedremo o meglio...vedrò se sopravvivo fino alla prossima partenza la più desiderata : meta L'Isola di Smeraldo ovvero l'Irlanda.

Ritornando un pò al discorso di prima ovvero il Paradiso Ritrovato... dato lo stress che tutta ieri sera mi è stato procurato e quello che deve disgraziatamente ancora venire...
vi descriverò i MIEI LUOGHI nel prossimo post...magari oggi pomeriggio dopo una bella sigaretta, pane caldo di forno, coccole coi gatti , sole e fotografia...

non vi lasciate intimorire dalle parole di cui sopra... è il solo il minimo del peggio di questa vacanza forzata...scheeeeeeeerzo...
la parte più bella e piacevole e poetica deve ancora venire...devo solo riappropriarmi di questi luoghi Perduti e Sperduti nel profondo Sud Italia...la musica per ora allevierà la mia sofferenza.

SORRIDETE CARI si può sopravvivere a tutto dobbiamo solo incontrare il Peggio per sapere come affrontarlo , no??

Gros Bisou!!!

venerdì 7 marzo 2008

mo rùn


"C'è chi aspetta la pioggia per non piangere da solo."

Lagrimando

Le mie lacrime di oggi

strisciano sulle mie guance 

come della pioggia le lunghe gocce

rigano i vetri della mia finestra romana 

questa mattina.


Le mie lacrime di oggi

bagnano la paura che ho di perderti

asciugano il dolore sotto pelle che sento

mi svuoto per riempirmi di Te.


Non pioveva da tempo ormai

eppure oggi alla vigilia dell' ennesima mia partenza

di ritorno verso casa 

di forzata distanza da Te

il cielo mi saluta lagrimando gocce più amare.


L'unica consolazione è che è uno solo

il cielo che ci ricopre

la luna che ci addormenta 

il sole che ci risveglia.


Lascio al vento i miei pensieri per Te

ogni foglia sugli alberi è un bacio per Te

l' Infinito del mare il nostro abbraccio più bello, il primo che ... sarà.


Roma 7/3/08 ovvero qualche minuto fa

martedì 4 marzo 2008

VOTATE

la foto appena postata "WAKE UP" partecipa a un concorso fotografico su sito 

http://www.liblab.org/scatti-di-resistenza/

se vi piace e volete darmi una mano a "vincere" (nn mi piace tanto qst termine da un pò di Miss Italia... forse la foto ci sta tutta cn qst definizione) votatela...

grazie in anticipo a tutti, anche a chi solo la guarderà...

tenks!

WAKE UP concorso fotografico

venerdì 22 febbraio 2008

Leuca (luglio 2005)


Luna rossa che sorgi la sera
per competere con la luce 
riflessa del faro sul mare.

Luna bianca e splendente che
semini scie e bagliori sull'acqua
salmastra e piatta.

Luna piena che fai sognare
Luna calante che ti fai ricordare
in sere d'estate pronte a passare,
in notti di carte e di sonno
da non dimenticare

AMO ERGO SUM

Because I love
The sun pours out its rays of living gold
Pours out its gold and silver on the sea.

Because I love
The earth upon her astral spindle winds
Her ecstasy-producing dance.

Because I love
Clouds travel on the winds through wide skies,
Skies wide and beautiful, blue and deep.

Because I love
Wind blows white sails,
The wind blows over flowers, the sweet wind blows.

Because I love
The ferns grow green, and green the grass, and green
The transparent sunlit trees.

Because I love
Larks rise up from the grass
And all the leaves are full of singing birds.

Because I love
The summer air quivers with a thousand wings,
Myriads of jewelled eyes burn in the light.

Because I love
The iridescnt shells upon the sand
Takes forms as fine and intricate as thought.

Because I love
There is an invisible way across the sky,
Birds travel by that way, the sun and moon
And all the stars travel that path by night.

Because I love
There is a river flowing all night long.

Because I love
All night the river flows into my sleep,
Ten thousand living things are sleeping in my arms,
And sleeping wake, and flowing are at rest.

— Kathleen Raine (1908-2003)
“Amo Ergo Sum” in The Year One 1952

Brave new world

- but i like the inconveniences
* we don't , we prefer to do things confortably.
-but i don't want confort. i want God, i want poetry, i want real danger, i want freedom, i want godness, i want sin!
*infact you're claiming the right to be unhappy.
- all right, then!
*not to mention the right to grow old and ugly and impotent, the right to have syphilis and cancer, the right to have too little to eat, the right to be lousy, the right to live in constant apprehension of what happen tomorrow, the right to catch typhoid, the right to be tortured by unspeakable pains of every kind...
(there was a long silent...)
- i claim them all.
*you're welcome!

(" Brave New World" A. Huxley)

martedì 19 febbraio 2008

Ieri Oggi Domani

prima di leggere questo post fate partire sul vostro pc "Delicate" di D. Rice e ascoltatela a ripetizione durante tutta questa Lettura.


Ho bisogno di versare molte lacrime... tutte quelle che ho risparmiato in 3 anni passati senza guardarmi alle spalle per non guardare davanti a me...dove giaceva la mia ombra.
Le lacrime che , sole, oggi, possono lavare le mie pene...le mie rinunce, le melodie che non ho più cantato e i versi che sono rimasti muti troppo a lungo, per le pagine linde sopra il comodino.
Ho bisogno di incrociare ancora le mie povere mani e pregare x la mia Anima martoriata da cent'anni di Solitudine , dischiudere i miei occhi e sentire le lunghe ciglia accarezzare le gote fredde e dure, capire leccando le labbra quante parole vane nel tempo sono andate sprecate...
Ho bisogno di poggiare ancora la testa sul cuscino caldo e dormire, riposarmi e non pensare...
Si, non pensare...alle Libertà per cui non ho più combattuto , per le Passioni che non ho Vissuto, per il vino che non ho bevuto e il cibo che ho rifiutato fregandomene delle Buone maniere...
Sognare ancora una scogliera a picco sul mare e ...e urlare la Rabbia che ho conservato sotto vuoto dentro me stessa. prendere Me stessa e partire senza le valigie, il bagaglio carico pesante e ingombrate che mi porto dietro nella mia vita randagia e raminga.. per vestirmi domani oppure oggi stesso di Creatività , di "Sorprendermi " ancora e ancora e ancora e Guardare da una Nuova prospettiva e andarmene e viaggiare senza più dovermi leccare le ferite inferte dal Passato sulla mia Schiena... cicatrizzarle una volta x tutte e fotografarle poi ... e ciò ke ne rimane, in bianco&nero com'ero capace una Volta.
Ho bisogno di lasciare che i miei capelli crescano indisturbati senza più doverli legare stretti come una Donna che si vuole auto-mortificare per non Peccare.
Voglio fustigarmi delle mie Colpe e subirne le Conseguenze , tutte.
Come si può vivere lontani dal proprio Destino evitando il Caso che ti travolge come un Temporale ... io sono ancora sotto il Sole ma le nuvole scure le vedo all'orizzonte sempre più lontano solo per ora. Rimarrò sulla spiaggia ad aspettare mentre tutto il Mondo se ne va al Riparo per fuggire la Pioggia. io mi Voglio bagnare sotto il Mio Temporale.
Le mie Lacrime sono per fondermi al Temporale. e diventare Rugiada del giorno Nuovo che ... sarà.

giovedì 14 febbraio 2008

love

L'anima Libera

L'anima libera è rara ma quando la vedi la riconosci: soprattutto perché provi un senso di benessere quando le sei vicino.
Charles Bukowski

giovedì 7 febbraio 2008

Berlinese

07/17-02-08 Berlino.Parte oggi la 58esima Berlinese.

lunedì 4 febbraio 2008

Ad/esso!

Grandi e gonfie e grigie
scorrono veloci e interminabili
                        le nuvole
e trasportano via con sé 
acqua,vento,pensieri.

e il Temporale è lì dietro
che scruta,medita,aspetta,sogghigna.

come un' Atena dei tifoni
aspetto,osservo,progetto
l'inutile difesa.

l'Inscindibile sospensione del Tempo.

domenica 3 febbraio 2008

why does it ALWAYS RAIN on me?


Why does it always rain on me

Travis
I can't sleep tonight
Everybody saying everything's alright
Still I can't close my eyes
I'm seeing a tunnel at the end of all these lights

 

Sunny days
Where have you gone?
I get the strangest feeling you belong
Why does it always rain on me?
Is it because I lied when I was seventeen?
Why does it always rain on me?
Even when the sun is shining
I can't avoid the lightning

 

I can't stand myself
I'm being held up by an invisible man
Still life on a shelf when
I got my mind on something else

 

Sunny days
Where have you gone?
I get the strangest feeling you belong
Why does it always rain on me?
Is it because I lied when I was seventeen?
Why does it always rain on me?
Even when the sun is shining
I can't avoid the lightning

 

Oh, where did the blue skies go?
And why is it raining so?
It's so cold
I can't sleep tonight
Everybody's saying everything's all right
Still I can't close my eyes
I'm seeing a tunnel at the end of the lights

 

Sunny days
Where have you gone?
I get the strangest feeling you belong
Why does it always rain on me?
Is it because I lied when I was seventeen?
Even when the sun is shining
I can't avoid the lightning
Oh, where did the blue skies go?
And why is it raining so?
It's so cold
Why does it always rain on me?
Why does it always rain on....

 

 

CRYing,WAITing,HOPing

Roma-treno-Selva 21/12/07

Come il vento del deserto,che sconvolge tutto dal giorno alla notte,e può portare lontano.
Come un inversione di marcia,un cambio improvviso,repentino di rotta.
Così il mio animo si scinde in milioni di particelle atomiche unite prima da ignoto,miliardi di granelli di sabbia e si lascia trasportare verso Altrove.

venerdì 1 febbraio 2008

ho conosciuto in Te le Meraviglie

Ho conosciuto in te le meraviglie
meraviglie d'amore sì scoperte
che parevano a me delle conchiglie
ove odoravo il mare e le deserte
spiagge corrive e lì dentro l'amore
mi sono persa come alla bufera
sempre tenendo fermo questo cuore
che (ben sapevo) amava una chimera.

A. Merini

Hic Et Nunc

La locuzione latina Hic et nunc, tradotta letteralmente, significa qui ed ora.
Questa espressione si usa per indicare che una cosa non ammette proroghe nella sua attuazione.
Tale locuzione è adoperata inoltre come sintetica quanto aderente espressione della filosofia esistenzialista,per la quale l' uomo è considerato nella fragilità della sua condizione finita.Essa si manifesta proprio nell' individualità dell' uomo presente "hic et nunc",in un tempo(nunc)ed uno spazio(hic)che non sono infiniti(cfr.Idealismo) e costituiscono la causa stesa dell' infelicità umana.(wikipedia)

 this is me!

mercoledì 30 gennaio 2008

martedì 29 gennaio 2008

c'è un Tempo...

Le mie pene

Soffro le pene del "mai abbastanza".
forse troppo,a volte poco... troppo poco.

il ParaDiGma

La preda armata
e il cacciatore tremante.


Questo è il paradigma dell'Amore.
 

MACORINA

Macorina (testo)

MACORINA (Chavela Vargas)

Ponme la mano aquí, Macorina,

ponme la mano aquí. (Se repite dos veces)

Tus pies dejaban la estera
y se escapaba tu saya
buscando la guardarraya
que al ver tu talle tan fino
las caña azucareras
se echaban por el camino
para que tu las molieras
como si fueses molino.

Ponme la mano ...

Tus senos carne de anó'
tu boca una bendición
de guanábana madura
y era tu fina cintura
la misma de aquel danzón.

Ponme la mano...

Después el amanecer
que de mis brazos te lleva
y yo sin saber qué hacer
de aquel olor a mujer
a mango y a caña nueva
con que me llenaste al son
caliente de aquel danzón.

Ponme la mano...

sabato 26 gennaio 2008

Corazòn coraza

Mario Benedetti


Corazón coraza


Porque te tengo y no
porque te pienso
porque la noche está de ojos abiertos
porque la noche pasa y digo amor
porque has venido a recoger tu imagen
y eres mejor que todas tus imágenes
porque eres linda desde el pie hasta el alma
porque eres buena desde el alma a mí
porque te escondes dulce en el orgullo
pequeña y dulce
corazón coraza

porque eres mía
porque no eres mía
porque te miro y muero
y peor que muero
si no te miro amor
si no te miro

porque tú siempre existes dondequiera
pero existes mejor donde te quiero
porque tu boca es sangre
y tienes frío
tengo que amarte amor
tengo que amarte
aunque esta herida duela como dos
aunque te busque y no te encuentre
y aunque
la noche pase y yo te tenga
y no.

QUANTO DAREI PER SENTIRLA DAL VIVO

mira querida

Mi Manca

è il vento tra le foglie gialle dell'autunno,è l'acqua di una grande fontana lievemente accarezzata dalla brezza con le anatre che al minimo rumore di passi tra i ciottoli agitano le ali ancora troppo stanche per volare,è un pavone,è l'odore dei cornetti caldi quando la pasticceria è dietro l'angolo e tu non lo puoi vedere ma "sentire" di già, è camminare con un mazzo di tulipani in mano, è passeggiare lungo le rive del fiume , è non sorprenderci che la ragazza che ci cammina accanto ha un gatto sulla spalla, è un coccodrillo che pende da una parete, un pavimento di polvere di colori, è il sapore di spezie in tarda serata fino al mattino dopo, un sapore di cui è intriso perfino il cuscino, è un sorriso mulatto, è una lunga e interminabile scalinata bianca, è la porta scorrevole della metropolitana, il lento ondeggiare dei vagoni sulle rotaie, è la periferia col mercatino dell'usato, è il mio poncho colorato, una crepe a primavera, è la strada lastricata lucida e riflettente quando brilla una volta uscito il sole dopo la pioggia, è il mangiatore di fuoco equilibrista, è l' organetto di una bambina che si guadagna da mangiare, è una lunga pellicola fotografica...

Parigi, quanto mi manca

venerdì 25 gennaio 2008

STAsera MI senTo Così

Però, (cosa vuol dire però)
Mi sveglio col piede sinistro
Quello giusto

Forse Già lo sai
che a volte la follia
Sembra l'unica via
Per la felicità

C'era una volta un ragazzo
chiamato pazzo
e diceva sto meglio in un pozzo
che su un piedistallo

Oggi indosso
la giacca dell'anno scorso
che così mi riconosco
ed esco

Dopo i fiori piantati
quelli raccolti
quelli regalati
quelli appassiti

Ho deciso
di perdermi nel mondo
anche se sprofondo
lascio che le cose
mi portino altrove
non importa dove
non importa dove

Io, un tempo era semplice
ma ho sprecato tutta l'energia
per il ritorno

Lascio le parole non dette
e prendo tutta la cosmogonia
e la butto via
e mi ci butto anch'io

Sotto le coperte
che ci sono le bombe
è come un brutto sogno
che diventa realtà

Ho deciso
di perdermi nel mondo
anche se sprofondo

Applico alla vita
i puntini di sospensione
Che nell'incosciente
non c'è negazione
un ultimo sguardo commosso all'arredamento
e chi si è visto, s'è visto

Svincolarsi dalle convinzioni
dalle pose e dalle posizioni

Lascio che le cose
mi portino altrove
altrove
altrove

Svincolarsi dalle convinzioni
dalle pose e dalle posizioni

Svincolarsi dalle convinzioni
dalle pose e dalle posizioni

("Altrove" Morgan)

MORATORIA pro l'aborto

Mi ami? (CCCP)
Un'erezione,
un'erezione triste

per un coito molesto

per un coito modesto

per un coito molesto

spermi
spermi indifferenti

per ingoi indigesti

io attendo allucinato 
la situazione estrema

un grande sogno nitido

chiedendo alla tua pelle

con dita da barbiere

un'amorosa quiete

sfiorarti come a caso

con aria imbarazzata

atmosfera pesante 
elogio alla tensione

tranquillità assoluta 
tranquillità assoluta

un rapimento, un'estasi 
su un punto delicato

questa non è una replica 
facile e leggera

non è una mossa tattica 

Mi ami?

L'affinità è elettiva

orfana di futuro

disturba i progetti 
rapisce la quiete

svela i conti in sospeso

accarezzati in sonno

in un tempo spezzato

che gira e rigira

ritorna all'inizio

non vuole finire

Mi ami?

Smettila di parlare, 
avvicinati un po'
 

giovedì 24 gennaio 2008

mercoledì 23 gennaio 2008

AAA cercasi piero angela

oggi sarà il sole,sarà il vento che fa volare i miei pensieri o il freddo ke me li congela, ma mi sono molto ripresa. quasi mi sottovaluto troppo spesso. e invece no! qualcuno ci fa una barca di soldi dicendo "Perchè io valgo"...ci potevo arrivare prima. uffa!
io valgo,sono preziosa. anche se il mio tesoro non è celato ma aperto a chi è disposto a guardare oltre la punta del suo naso. ora sono quindi arrivata alla conclusione che:non a tutti è stato donato il fascino nascosto dell'esploratore, dell'antropologo( e perchè no anche del colonizzatore x un futuro felice assieme) che voglia studiare me,essere strano. spero in un uomo un pò meglio di Piero Angela &co. però , senza offesa!adoro la vostra trasmissione.
tornando a cose ehm,serie...tutti gli uomini, belli e brutti preferiscono invece giocare a fare i pirati, i nuovi jack sparrow della stagione. e noi povere donzelle indifese che gli andiamo pure dietro... sempre la stessa storia del :"mammaaa ciccio mi tocca! (toccami ciccio toccami)" non so se la conoscete... è semplice, è la perifrasi + banale del negare l'evidenza. noi donne certo vogliamo l'uomo sensibile,intelligente, noooo bello non sia mai è chiedere troppo a madre natura...ci accontenteremmo anche di qlk in saldo non trppo brutto ,accettabile e mostrabile in pubbilico ecco.
chi se lo caga + piero angela.
non me ne frega un kazzo ke sia colto,frikkettone, cn piercing.ne ho visti di certi cretini passare!!! sempre senza offesa e ogni riferimento è seeeeempre puramente casuale.
NO! io lo voglio (bello cm Santamaria o Timi) esploratore impavido... non ho detto eroe mi raccomando!ma soprattutto ke sappia sopportare il peso della mia persona... psichica e fisica ovvio.uno che abbia stimolato e accresciuto negli anni...non troppi se no è sfigato, un forte senso di sottomissione, pazienza e spirito di rassegnazione.

se rientrate in qst categoria fare un fischio o passate dall'URBE, probabile cmq che io sia in giro con qlk pirata!

martedì 22 gennaio 2008

GUITARRA

il mio amico Corvo

come mi ha ricordato un amico oggi
NON PUò PIOVERE PER SEMPRE!!
io dico... diluviare per ore rompendo le p... il mio equilibrio psico fisico, si! 

venerdì 18 gennaio 2008

il Papa e La Sapienza

In questi giorni la pioggia potrà fermare le persone e farle impantanare nel traffico metropolitano,le potrà far bagnare fino alle caviglie ma non potrà mai fermare le loro coscienze,non potrà fermare i loro pensieri, non potrà lavare via le loro parole. Quest'oggi si è fatta la Storia.La Storia in cui io credo, per cui ogni giorno combatto, che difenderò con le armi della cultura e del libero arbitrio. Inforcando la baionetta e caricandola di parole la punterò a chi si vorrà far colpire.Ma sappiate che non risparmierò nessuno.

Quest'oggi La Sapienza ha avuto la meglio, i giovani studenti e i loro professori si sono finalmente fatti sentire senza paure o timore alcuno, hanno affrontato il Potere prendendolo per le... Bolle, le Bolle papali.

Il Papa Benedetto XVI che io preferisco chiamare con nome di persona Josef Ratzinger ,senza con ciò mancare di rispetto al ruolo e al prestigioso incarico che ricopre, ha declinato un impegno importante ovvero l'incontro con gli studenti dell'università pubblica La Sapienza di Roma,una parte dei quali aveva avviato una protesta affinché tale incontro non avvenisse. Io sono con loro. Studio con loro, sono tra di loro, e appoggio la loro protesta.perchè?

Perché in pochi, giovani e meno giovani, ricordano e hanno il coraggio di affermare che nello Stato Italiano vige il Diritto alla libertà di parola e di espressione. Questo è il principio fondamentale che sostengo scrivendo. Solo secondariamente e a seconda della propria fede o della propria adesione politica, della propria educazione e dei propri valori sta il modo di esprimere e di rivendicare tale Libertà.

Allora partendo da tali presupposti sostengo che anche alla più alta carica dello Stato Vaticano dove essere concessa tale Libertà. 

A me sarebbe piaciuto che J.Ratzinger si fosse presentato davanti a una folla diversa da quella che riempie ogni domenica S.Pietro e che applaude sotto il suo balcone e non avesse rinunciato a tale opportunità.

Una folla che non si sarebbe astenuta dal porre domande, sempre se gliel' avessero permesso (dato che non hanno neanche consentito alla maggior parte degli studenti di varcare i cancelli della propria università,facendo richieste di documenti inutili ma facendo comunque una  distinzione tra manifestanti dei collettivi e movimenti studenteschi di sinistra e Azione Universitaria di destra permettendo a quest'ultima di entrare all'interno del Rettorato e fare la sua manifestazione "imbavagliata"). E mi sarebbe piaciuto ascoltare le sue risposte. Avrei voluto sentire dalla sua viva voce il discorso che avrebbe pronunciato perché oltre il contenuto e il significato delle parole non bisogna mai sottovalutare la forma con cui tali parole vengono dette.

In un clima quale quello odierno vinto dalle guerre di religione, dalle nuove deportazioni e dalle rinnovate schiavitù,in un mondo che combatte la fame, le malattie, la precarietà , un mondo che cerca di sopravvivere a se stesso avrei voluto sentire il discorso di un uomo che vive ancora per il momento su questo stesso pianeta e che finge di non vedere ciò che gli gira attorno.

Quanto sono importanti questi discorsi o quanto li si crede futili per un uomo prima di tutto e poi per un Ministro (di Dio e di uno Stato) incaricato per di più di un potere che potrebbe adoperare per risolvere tali i problemi ?

Quanto ancora i potenti del mondo, i detentori di un potere politico e religioso si nasconderanno dietro le loro finestre e i loro balconi e spieranno il mondo che lasciano al di là delle loro tende damascate?

A mio modesto parere é per il futuro del mondo che bisogna contare sulla Cultura poiché essa è uno degli elementi principali che potrebbe risolvere i problemi sopra indicati. e il rispetto e l'amore per la Cultura a cui i giovani vanno educati nei luoghi adibiti al Sapere.

Allora perché fermare il dialogo, solo se è un dialogo costruttivo,tra uomini e donne anche se di opinioni contrastanti?

E invece il Papa da bravo teologo e filosofo qual è, studioso fine e abile paroliere, ha giocato la partita con la Laicità puntando sulla tattica della ritirata, vincendo. Mi spiego meglio: ha strumentalizzato la protesta facendo sì di passare dalla parte del censurato, dello sconfitto (ma mai perdente!), paradossalmente dell' uomo di Fede (venuto in buona-fede) "oscurato" dalla Ragione. Ha cavalcato per giorni sull'onda dei mezzi di comunicazione che non hanno fatto altro che dare rilievo alla secondaria ma non meno importante tattica della difesa dall'attacco di questi piccoli beceri comunisti sessantottini. 

Secondo me ciò che sta avvenendo in questi giorni a Roma non è un attacco alla Democrazia bensì la sua affermazione incondizionata lasciando i giovani liberi di scegliere qualcosa in cui credere a prescindere che tale scelta prediliga la Fede o la Laicità,è questa una lotta per le libertà di tutti, le libertà di pensare, di credere, di affermare secondo la propria ragione.

Voglio ricordare che a prescindere dai Patti che legano l'Italia al Vaticano entrambi sono Stati indipendenti e quindi nessuno dei due deve interferire con le decisioni dello Stato medesimo. 

Nessuno studente ha mai preteso di parlare dal balcone del Papa in Vaticano cercando di affermare il proprio pensiero per il rispetto per il luogo che è stato scelto ed è riconosciuto come il pulpito maggiore per la diffusione del credo cristiano. 

 Allo stesso modo sostengo che la religione e tutti gli uomini che sono stati incaricati e che hanno liberamente scelto di diffonderla non debbano interferire in ambiti che non gli competono e che sono al di fuori del proprio Stato, come la politica(i referendum politici), la scienza(la ricerca genetica), i diritti civili dei cittadini ( coppie di fatto e unioni civili ,quindi non-religiose, tra omosessuali, i Dico e i Pacs), le scelte di vita e di morte di uomini e di donne liberi(moratoria contro l'aborto, l'eutanasia ).

In ultimo sostengo che si stia creando un polverone inutile per creare scompiglio all'interno del nostro paese che è già troppo incasinato. A ciò si aggiungono faide politiche e i soliti ridicoli attacchi al Governo, richieste di dimissioni da parte dell'opposizione(An)simili a minacce( non meno intimidatorie di quelle dirette al Papa dagli studenti) rivolte al Rettore e ai professori che hanno aderito liberamente e consapevolmente alla protesta, le scuse formali da parte del nostro Capo di Stato G. Napolitano e dei Ministri, l'invito da parte del Cardinale Ruini e altri rappresentanti della Chiesa alle "manifestazioni" di sostegno per Ratzinger durante l'Angelus di domenica prossima, l'intromissione da parte di giornali stranieri che mettono sempre alla berlina il nostro Paese quasi ci prendessero gusto nel farlo alla maniera dei peggiori giornali scandalistici , più che riportare il reale e semplice svolgimento dei fatti...il solito circo equestre dell'informazione.

Ma poi alla fine: OGNUNO FACCIA COME MEGLIO CREDE!!!

mercoledì 16 gennaio 2008

l'onda

Come un' onda 

ti sei infranto 

sul faro dell' Anima mia

con seduzione, abilità e violenza

mi hai imposto la tua presenza.


In una frazione di secondo

hai abbattuto le mie barriere

la mia Essenza non era più di un fascio debole

di ferro e lamiere.

Come ruggine

non potevo né più splendere né più brillare.


Come un'onda 

ti sei ritirato

piano, sempre più piano.


Le altre barche mi vedranno ancora di lontano?

al di là

Al di là della propria finestra e del proprio davanzale

Al di là del marciapiede

Al di là delle case

Al di là dei Castelli e delle colline

Al si là dell'orizzonte arrivando al mare 

Al di là delle peregrinazioni

Al di là delle percezioni

Al di là di dubbi e di certezze

Al di là delle proprie convinzioni

 Al di là,

               libertà.

lunedì 14 gennaio 2008

Io amo quest'uomo.Filippo Timi

io amo quest'uomo Filippo Timi...o meglio Filo.
ha un modo di scrivere e di descrivere la sua vita frizzante,ironico e sarcastico allo stesso tempo,brutale, crudele(come chiudere un ragazzetto nel bagno del camerino e fargli implorare di aprire o accendere almeno la luce... tale punizione a cosa era dovuta?al solo fatto ke il ragazzetto diceva di amarlo) tenero, anarchico e blasfemo. Innamorato di uomini e donne ma soprattutto di vita. Una vita senza luce e senza normali parole. certo però è un eroe dei nostri tempi,del nuovo millennio... il nostro eroe non può non rischiare la vita sul lungotevere per godere di pochi atTIMI di sole che il giorno gli concede,correre con la bicicletta per andare alle prove con il vento in faccia per mezza Roma e poi a fatica rischiando la morte affrontare il traffico notturno della Capitale, infine rifiuta il suo fido destriero cromato che riconosce non come compagno di avventure ma come un nemico.Filo avrà sempre qualche nemico (è Filo nemico di se stesso) sarà sempre compagno di qualcuno( è Filo compagno di Filo stesso) ,solo triste e consapevole della solitudine non per questo non conoscerà,non rinuncerà mai ad andare, ad essere al di là.a scandalizzare solo perchè gli piace scoprire e giocare con i diffetti degli altri che sono di certo meno dei suoi. Non parlo di difetti fisici bensì difetti "di fabbrica" difetti culturali,caratteriali,sociali... dettati dell'abitudine di un piccolo paese o di una grande metropoli. Unico metodo per sopravvivere:fingere. sempre.
Fingere non è mentire bensì recitare e ammettere di portare una maschera e farne ridere coloro che "non la vedono". Tanto per Filo il mondo non ha volto, forse ha solo parole ("troppo gelate per sciogliersi al sole"???) visto che le sue stesse sono frasi spezzate,parole sgozzate. Ma i pensieri che per me sono quelli che contano non si fermeranno mai e saranno pur sempre belli. Mio caro Timi come attore ti devo ancora scoprire vorrei tanto vederti a teatro mi accontenterò di qualche pellicola in affitto o al massimo di un cinema.
Non rinunciare a guidare la tua bicicletta nuova il lungotevere a maggio è uno Spettacolo.
E comunque... magari non sarei tra quelli che dopo lo spettacolo vengono a lasciarti il loro numero di cellulare ma sappi... che Ti Amo. (fa nulla se non mi chiamo Sonia, e non sono in nessun tuo Femminario?)

domenica 13 gennaio 2008

Come se il mio Cielo volesse crollare


Fuori il cielo sembra che voglia crollare da un momento all'altro..sono giorni che non smette di piangere a goccioloni,come se non si volesse più fermare.Come si volesse ripulire e ripartire da capo.

Io costretta così dietro le mie piccole finestre non faccio altro che ascoltare vecchie canzoni,sfogliare vecchie fotografie,ricordare vecchi amici e vecchi amori. E mentre sono nella mia stanza penso anche a tutto il mondo nuovo là fuori che aspetta solo che io mi decida a viverlo.ma che di certo non "mi"aspetta.Quante volte mi sono sentita dire che nessun treno aspetta proprio me quando deve parte,e ti lascia a terra. eppure questa volta sono io che non mi sento più le forze per ripartire.Ripartire con una nuova vita...la mezzanotte del primo dell'anno è scoccata già da un pezzo e per me potrebbe pure passare questa primavera prima che mi decida a fare qualcosa...a mettere in pratica almeno uno solo dei "buoni propositi" (magari è meglio una forma meno clericale!) più realisticamente dei "progetti" che mi ero prefissa di materializzare finalmente nella mia vita.Cambiare lavoro,si certo...ma se sono giorni che non compilo neanche il curriculum figuriamoci stamparlo fotocopiarlo e girare negozi e librerie del centro per lasciarlo!!...e poi cercare casa,andare a vivere con altre persone,ricreare dei nuovi rapporti con altri coinquilini (un altro post sarà tutto dedicato al meraviglioso "harem" in cui vivo)...sono tutte cose che fino a qualche mese fa mi eccitavano parecchio...mi sono sempre buttata in mezzo alla gente senza preoccuparmi mai di niente come un' ariete contro il bastimento della fortezza nemica eppure...eppure non ci riesco da quando ho ripreso a viaggiare,ho rivisto il mondo al di là (al di là vi avviso gli affitti sono molto meno cari!!) e 10.000 opportunità e paure che non vedo l'ora di affrontare,non in Italia non più a Roma chissà perché...e la amo così tanto...un posto che primo tra tanti avrei potuto paradossalmente sentire come "casa"...eppure...già eppure la parte più difficile ora so qual è : 

non aprire nuovi capitoli, ma chiudere quelli vecchi!

 Proprio come le vecchie foto, i vecchi ricordi,le vecchie canzoni che sai non smetteresti mai di ascoltare. ti sono familiari conosci le parole, le pause, ma non vuoi ammettere che però ti hanno stancata.Dopo tanto che non le ascolti queste care melodie si, ti mancano...dopo tanto,dopo che hai disabituato le tue orecchie dall'abitudine, dal routinario.Poi quasi trovi strano non ricordare più il ritornello e riscoprire qualche accento a cui non avevi mai fatto caso, o qualche particolare. Così vale per le persone...un tic il suo strano modo di mordersi le labbra e di parlare, o ricordare i momenti in cui una fotografia è stata scattata.E proprio come lo scatto di una pellicola:istantaneo.Allora.

(punto) e...

a capo! 

In questo giorno poi così tremendamente uggioso, intenso di grigiore,impolverato, vecchio e triste ho rivisto "il cielo sopra Belino"...ah Berlino è da lì che m'è presa tutta questa malinconia che non riesco a capire e se non la capisci tu, nessuno la può risolvere. Io vorrei essere come il protagonista, l'angelo Damiel (e non la ballerina con le ali di gallina)...prendere la vita e sbatterci la testa contro per rompermela con la mia stessa corazza,bere il caffè e bruciarmi la lingua,bere vino e sentire l'ebrezza scorrere nelle mie vene, mangiare carne e sentire puzza di bruciato...non sorvolare la realtà senza toccarla ma imbrattarmene le mani.


Il mio cielo non è di aria condensata con nuvoloni neri e potenti,fulmini tuoni e saette, al massimo è di aria compressa, sottovuoto da non poterci respirare.

Il mio cielo è di cartapesta, quello con le stelline dorate ben disegnate,fosforescente ma a poco prezzo... e sta per crollare!

Le mie ali non sono certo quelle di un angelo,ma sono di fantasia per volare via.


    Tratto da: "WINGS OF DESIRE" (Il cielo sopra Berlino - Wim Wenders)


Quando il bambino era bambino,

camminava con le braccia ciondoloni,

voleva che il ruscello fosse 

un fiume, il fiume fosse un torrente

e che questa pozzanghera fosse il mare.


Quando il bambino era bambino,

non sapeva di essere bambino,

tutto per lui aveva vita

 e tutte le vite erano una cosa sola.


Quando il bambino era bambino,

non aveva opinioni su nulla,

non aveva abitudini,sedeva spesso

con le gambe incrociate,

si metteva a correre,

aveva una vertigine nei capelli,

e non faceva le smorfie 

quando veniva fotografato.


Quando il bambino era bambino

era il tempo delle seguenti domande:

  Perché io sono io e non sono te?

  Perché sono qui e non sono lì?

  Quando ebbe inizio il tempo

  e dove finisce lo spazio?

  La vita sotto il sole 

  non è solo un sogno?

  Quello che vedo, sento e annuso

  non è solo la parvenza 

  di un mondo prima del mondo?

  Esiste realmente il male

  e persone che sono davvero cattive?

  Come può essere che io,

  che sono io,

  non fossi prima di essere,

  e che un giorno l' io, che sono io

  non sarà più l' io che sono io?

  


sabato 12 gennaio 2008

La SENSUALITà di Amelie

Già Amelie quella splendida ragazza bruna dalla frangetta sbarazzina de "Il meraviglioso mondo di Amelie Poulain"...per tutti ma soprattutto tuttE solo Amelie.La ragazza che rappresenta allo stesso tempo quella che vorremmo fosse la nostra migliore amica,una sorella maggiore,la ragazza che ha sempre quel non so che in più che si può o semplicemente odiare/invidiare o imitare per sempre.io suppongo abbia 25 anni,un'età di mezzo (in medias res) perchè le 20enni possano ancora aspirare a diventare come lei e le 30enni ci si possano già identificare.So che è banale e forse molto comune (soprattutto tra noi "fricchettone")ma io l'adoro.Non per le caratteristiche fisiche,il taglio di capelli o il ragazzo che alla fine riesce a conquistare,bensì perché...USA I SENSI.

Tutti li abbiamo lo so ma non tutti li sanno usare a dovere.Li reputiamo qualcosa di ovvio e scontato,ce li ha forniti in principio Madre Natura non è niente che abbiamo costruito caratterizzando ognuno a suo modo se stesso. Proprio perché qualcosa già "inclusa nel prezzo" chi può bruciarsi le mani e commentare questo post affermando che sa ANNUSARE? Noi tutti non annusiamo bensì odoriamo quel che ci capita sotto il naso coma la puzza di sgombro al banco del pesce mentre andiamo di fretta tra gli scaffali del supermercato. Chi può giurare di saper ASCOLTARE?Al massimo origliamo il vicino di sedile in metropolitana che commenta il giornale,o tuttalpiù, i più fortunati "sentono" il traffico urbano...ma solo per sbaglio solo quelli che hanno dimenticato in carica sul comodino un prezioso "compagno di tragitti&camminate" dato che ora tutti escono di casa tappandosi le orecchie con le cuffie dell' mp3 a musica sparata e così ci si lascia stordire già dopo l'ultima mandata alla porta di casa.Chi tra quelli/e che stanno leggendo (ammesso che ce ne sia qualcuno) può dire con sicurezza di saper TOCCARE? Forse la maniglia dell'ascensore quando si arriva al piano prescelto? o la penna che usiamo per compilare un bollettino alla posta?la carta igienica quando ci puliamo il culo (ah,beh ottima scelta questa è davvero bella morbida)?? Chi sa GUARDARE??non "vedere", ho scritto "guardare"!! oh si beh certo,il semaforo è rosso mi devo fermare!il numero...che numero ho...193 tra 10 numeri tocca a me...lo odio quest'esame...bla ba bla. Il GUSTARE infine...non fingere di essere chissà che somelier,chissà quale palato raffinato...io lo chiamerei "palato d'alto borgo":"colooore rubino, gusto inteeeenso ehm retrogusto di fiori di campo a metà primavera già in avanzata fioritura...posso addirittura sentire l'ape svolazzare..." Ma per favore!!suvvia...un mucchio di BLA BLA BLA.

I sensi a mio parere sono un dono speciale (non un "DONO" di chissà quale Presunto come direbbe qualcuno!) e pochi lo sanno apprezzare del tutto.

Così come farebbe Amelie, io intendo l'adoperare i sensi per esplorare il mondo non quello lontano ed esotico che possiamo solo immaginare bensì il mondo più reale,tangibile e vicino,il mondo quotidiano.Usare i sensi non solo per ciò che sembra e appare più bello ma anche per ciò che è brutto,sgradevole e raccapricciante (Rabelais docet).Annusare l'odore di catrame di una strada appena asfaltata o l'odore di benzina o di pittura fresca.Ascoltare il traffico e cercare ogni tanto di distinguere tra le macchine il suono e lo stridere di un tram sulle rotaie.Toccare una stoffa al mercato, la buccia di un frutto,pungersi con la parte superiore di una melanzana (non dico di infilare ogni volta le dita nei sacchi di legumi...io preferisco far scricchiolare lo zucchero di canna sotto la pressione che infliggo con il mio cucchiaino e sentire mille granelli cedere e farmi spazio...chiudere gli occhi e pensare di affondare le mani sulla spiaggia e che quei granelli siano di sabbia).Guardare intensamente negli occhi un passante, soffermandosi sulle sue rughe o sul rossetto sbavato.E Gustare il retrogusto di una sigaretta magari quando ce la offrono e non è della stessa marca che fumiamo di solito,meglio ancora se tabacco, o il dentifricio ancora tra i denti dopo averli lavati.Ogni volta, questo è il segreto, lasciarsi cogliere impreparati,lasciarsi sorprendere dal minimo e più impercettibile dettaglio di una banale giornata, solo in apparenza simile ad un'altra. E non perché ieri c'era il sole e oggi piove.Anche giorni sempre uguali a se stessi si possono rivelare differenti . è la fine arte del "percepire"... sulla superficie dei polpastrelli delle dita, come sulle palpebre degli occhi,sulla punta della lingua o la punta del naso , come la pulce nell'orecchio. E già!

mercoledì 9 gennaio 2008

Roma 28/3/07

Fremo, come un galeotto
davanti la cancellata del carcere della mia anima 
prima di uscire.

Nervosa, aspetto sul molo sicuro di questa terra nota
l'arrivo della nave che giunge 
da un orizzonte lontano quanto il futuro.

Sarò la battigia su cui tu, onda,
ti verrai a infrangere
bagnata e carica di emozioni 
t'aspetto, t'accolgo

e sola tra mille granelli di sabbia
quanti i miei pensieri
sono costretta a lasciarti andare

verso quella linea retta da cui venivi
e verso le altre onde in mezzo al mare.

Sarò la prossima isola 
su cui andrai a naufragare.

kate nash

                                          FOUNDATIONS - Kate Nash


Thursday night, every thing's fine, except you've got that look in your eye
when I'm tellin' a story and you find it boring,
you're thinking of something to say.
You'll go along with it then drop it and humiliate me in front of our friends.

Then I'll use that voice that you find annoyin' and say something like
"yeah, intelligent input, darlin', why don't you just have another beer then?"

Then you'll call me a bitch
and everyone we're with will be embarrassed,
and I wont give a shit.

My finger tips are holding onto the cracks in our foundation,
and I know that I should let go,
but I can't.
And every time we fight I know it's not right,
every time that you're upset and I smile.
I know I should forget, but I can't.

You said I must eat so many lemons
'cause i am so bitter.
I said
"I'd rather be with your friends mate 'cause they are much fitter."

Yes, it was childish and you got aggressive,
and I must admit that I was a bit scared,
but it gives me thrills to wind you up.

My finger tips are holding on to the cracks in our foundation,
and I know that I should let go,
but I can't.
And every time we fight I know it's not right,
every time that you're upset and I smile.
I know I should forget, but I can't.

Your face is pasty 'cause you've gone and got so wasted, what a surprise.
Don't want to look at your face 'cause it's makin' me sick.
You've gone and got sick on my trainers,
I only got these yesterday.
Oh, my gosh, I cannot be bothered with this.

Well, I'll leave you there 'till the mornin',
and I purposely wont turn the heating on
and dear God, I hope I'm not stuck with this one.

My finger tips are holding onto the cracks in our foundation,
and I know that I should let go,
but I can't.
And every time we fight I know it's not right,
every time that you're upset and I smile.
I know I should forget, but I can't.

And every time we fight I know it's not right,
every time that you're upset and I smile.
I know I should forget, but I can't.

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