mercoledì 30 gennaio 2008
martedì 29 gennaio 2008
Macorina (testo)
Ponme la mano aquí, Macorina,
ponme la mano aquí. (Se repite dos veces)
Tus pies dejaban la estera y se escapaba tu saya buscando la guardarraya que al ver tu talle tan fino las caña azucareras se echaban por el camino para que tu las molieras como si fueses molino.
Ponme la mano ...
Tus senos carne de anó' tu boca una bendición de guanábana madura y era tu fina cintura la misma de aquel danzón.
Ponme la mano...
Después el amanecer que de mis brazos te lleva y yo sin saber qué hacer de aquel olor a mujer a mango y a caña nueva con que me llenaste al son caliente de aquel danzón.
Ponme la mano...
sabato 26 gennaio 2008
Corazòn coraza
Corazón coraza
Porque te tengo y no
porque te pienso
porque la noche está de ojos abiertos
porque la noche pasa y digo amor
porque has venido a recoger tu imagen
y eres mejor que todas tus imágenes
porque eres linda desde el pie hasta el alma
porque eres buena desde el alma a mí
porque te escondes dulce en el orgullo
pequeña y dulce
corazón coraza
porque eres mía
porque no eres mía
porque te miro y muero
y peor que muero
si no te miro amor
si no te miro
porque tú siempre existes dondequiera
pero existes mejor donde te quiero
porque tu boca es sangre
y tienes frío
tengo que amarte amor
tengo que amarte
aunque esta herida duela como dos
aunque te busque y no te encuentre
y aunque
la noche pase y yo te tenga
y no.
Mi Manca
Parigi, quanto mi manca
venerdì 25 gennaio 2008
STAsera MI senTo Così
Mi sveglio col piede sinistro
Quello giusto
Forse Già lo sai
che a volte la follia
Sembra l'unica via
Per la felicità
C'era una volta un ragazzo
chiamato pazzo
e diceva sto meglio in un pozzo
che su un piedistallo
Oggi indosso
la giacca dell'anno scorso
che così mi riconosco
ed esco
Dopo i fiori piantati
quelli raccolti
quelli regalati
quelli appassiti
Ho deciso
di perdermi nel mondo
anche se sprofondo
lascio che le cose
mi portino altrove
non importa dove
non importa dove
Io, un tempo era semplice
ma ho sprecato tutta l'energia
per il ritorno
Lascio le parole non dette
e prendo tutta la cosmogonia
e la butto via
e mi ci butto anch'io
Sotto le coperte
che ci sono le bombe
è come un brutto sogno
che diventa realtà
Ho deciso
di perdermi nel mondo
anche se sprofondo
Applico alla vita
i puntini di sospensione
Che nell'incosciente
non c'è negazione
un ultimo sguardo commosso all'arredamento
e chi si è visto, s'è visto
Svincolarsi dalle convinzioni
dalle pose e dalle posizioni
Lascio che le cose
mi portino altrove
altrove
altrove
Svincolarsi dalle convinzioni
dalle pose e dalle posizioni
Svincolarsi dalle convinzioni
dalle pose e dalle posizioni
("Altrove" Morgan)
MORATORIA pro l'aborto
Un'erezione,
un'erezione triste
per un coito molesto
per un coito modesto
per un coito molesto
spermi
spermi indifferenti
per ingoi indigesti
io attendo allucinato la situazione estrema
un grande sogno nitido
chiedendo alla tua pelle
con dita da barbiere
un'amorosa quiete
sfiorarti come a caso
con aria imbarazzata
atmosfera pesante elogio alla tensione
tranquillità assoluta tranquillità assoluta
un rapimento, un'estasi su un punto delicato
questa non è una replica facile e leggera
non è una mossa tattica
Mi ami?
L'affinità è elettiva
orfana di futuro
disturba i progetti rapisce la quiete
svela i conti in sospeso
accarezzati in sonno
in un tempo spezzato
che gira e rigira
ritorna all'inizio
non vuole finire
Mi ami?
Smettila di parlare, avvicinati un po'
giovedì 24 gennaio 2008
mercoledì 23 gennaio 2008
AAA cercasi piero angela
io valgo,sono preziosa. anche se il mio tesoro non è celato ma aperto a chi è disposto a guardare oltre la punta del suo naso. ora sono quindi arrivata alla conclusione che:non a tutti è stato donato il fascino nascosto dell'esploratore, dell'antropologo( e perchè no anche del colonizzatore x un futuro felice assieme) che voglia studiare me,essere strano. spero in un uomo un pò meglio di Piero Angela &co. però , senza offesa!adoro la vostra trasmissione.
tornando a cose ehm,serie...tutti gli uomini, belli e brutti preferiscono invece giocare a fare i pirati, i nuovi jack sparrow della stagione. e noi povere donzelle indifese che gli andiamo pure dietro... sempre la stessa storia del :"mammaaa ciccio mi tocca! (toccami ciccio toccami)" non so se la conoscete... è semplice, è la perifrasi + banale del negare l'evidenza. noi donne certo vogliamo l'uomo sensibile,intelligente, noooo bello non sia mai è chiedere troppo a madre natura...ci accontenteremmo anche di qlk in saldo non trppo brutto ,accettabile e mostrabile in pubbilico ecco.
chi se lo caga + piero angela.
non me ne frega un kazzo ke sia colto,frikkettone, cn piercing.ne ho visti di certi cretini passare!!! sempre senza offesa e ogni riferimento è seeeeempre puramente casuale.
NO! io lo voglio (bello cm Santamaria o Timi) esploratore impavido... non ho detto eroe mi raccomando!ma soprattutto ke sappia sopportare il peso della mia persona... psichica e fisica ovvio.uno che abbia stimolato e accresciuto negli anni...non troppi se no è sfigato, un forte senso di sottomissione, pazienza e spirito di rassegnazione.
se rientrate in qst categoria fare un fischio o passate dall'URBE, probabile cmq che io sia in giro con qlk pirata!
martedì 22 gennaio 2008
il mio amico Corvo
venerdì 18 gennaio 2008
il Papa e La Sapienza
In questi giorni la pioggia potrà fermare le persone e farle impantanare nel traffico metropolitano,le potrà far bagnare fino alle caviglie ma non potrà mai fermare le loro coscienze,non potrà fermare i loro pensieri, non potrà lavare via le loro parole. Quest'oggi si è fatta la Storia.La Storia in cui io credo, per cui ogni giorno combatto, che difenderò con le armi della cultura e del libero arbitrio. Inforcando la baionetta e caricandola di parole la punterò a chi si vorrà far colpire.Ma sappiate che non risparmierò nessuno.
Quest'oggi La Sapienza ha avuto la meglio, i giovani studenti e i loro professori si sono finalmente fatti sentire senza paure o timore alcuno, hanno affrontato il Potere prendendolo per le... Bolle, le Bolle papali.
Il Papa Benedetto XVI che io preferisco chiamare con nome di persona Josef Ratzinger ,senza con ciò mancare di rispetto al ruolo e al prestigioso incarico che ricopre, ha declinato un impegno importante ovvero l'incontro con gli studenti dell'università pubblica La Sapienza di Roma,una parte dei quali aveva avviato una protesta affinché tale incontro non avvenisse. Io sono con loro. Studio con loro, sono tra di loro, e appoggio la loro protesta.perchè?
Perché in pochi, giovani e meno giovani, ricordano e hanno il coraggio di affermare che nello Stato Italiano vige il Diritto alla libertà di parola e di espressione. Questo è il principio fondamentale che sostengo scrivendo. Solo secondariamente e a seconda della propria fede o della propria adesione politica, della propria educazione e dei propri valori sta il modo di esprimere e di rivendicare tale Libertà.
Allora partendo da tali presupposti sostengo che anche alla più alta carica dello Stato Vaticano dove essere concessa tale Libertà.
A me sarebbe piaciuto che J.Ratzinger si fosse presentato davanti a una folla diversa da quella che riempie ogni domenica S.Pietro e che applaude sotto il suo balcone e non avesse rinunciato a tale opportunità.
Una folla che non si sarebbe astenuta dal porre domande, sempre se gliel' avessero permesso (dato che non hanno neanche consentito alla maggior parte degli studenti di varcare i cancelli della propria università,facendo richieste di documenti inutili ma facendo comunque una distinzione tra manifestanti dei collettivi e movimenti studenteschi di sinistra e Azione Universitaria di destra permettendo a quest'ultima di entrare all'interno del Rettorato e fare la sua manifestazione "imbavagliata"). E mi sarebbe piaciuto ascoltare le sue risposte. Avrei voluto sentire dalla sua viva voce il discorso che avrebbe pronunciato perché oltre il contenuto e il significato delle parole non bisogna mai sottovalutare la forma con cui tali parole vengono dette.
In un clima quale quello odierno vinto dalle guerre di religione, dalle nuove deportazioni e dalle rinnovate schiavitù,in un mondo che combatte la fame, le malattie, la precarietà , un mondo che cerca di sopravvivere a se stesso avrei voluto sentire il discorso di un uomo che vive ancora per il momento su questo stesso pianeta e che finge di non vedere ciò che gli gira attorno.
Quanto sono importanti questi discorsi o quanto li si crede futili per un uomo prima di tutto e poi per un Ministro (di Dio e di uno Stato) incaricato per di più di un potere che potrebbe adoperare per risolvere tali i problemi ?
Quanto ancora i potenti del mondo, i detentori di un potere politico e religioso si nasconderanno dietro le loro finestre e i loro balconi e spieranno il mondo che lasciano al di là delle loro tende damascate?
A mio modesto parere é per il futuro del mondo che bisogna contare sulla Cultura poiché essa è uno degli elementi principali che potrebbe risolvere i problemi sopra indicati. e il rispetto e l'amore per la Cultura a cui i giovani vanno educati nei luoghi adibiti al Sapere.
Allora perché fermare il dialogo, solo se è un dialogo costruttivo,tra uomini e donne anche se di opinioni contrastanti?
E invece il Papa da bravo teologo e filosofo qual è, studioso fine e abile paroliere, ha giocato la partita con la Laicità puntando sulla tattica della ritirata, vincendo. Mi spiego meglio: ha strumentalizzato la protesta facendo sì di passare dalla parte del censurato, dello sconfitto (ma mai perdente!), paradossalmente dell' uomo di Fede (venuto in buona-fede) "oscurato" dalla Ragione. Ha cavalcato per giorni sull'onda dei mezzi di comunicazione che non hanno fatto altro che dare rilievo alla secondaria ma non meno importante tattica della difesa dall'attacco di questi piccoli beceri comunisti sessantottini.
Secondo me ciò che sta avvenendo in questi giorni a Roma non è un attacco alla Democrazia bensì la sua affermazione incondizionata lasciando i giovani liberi di scegliere qualcosa in cui credere a prescindere che tale scelta prediliga la Fede o la Laicità,è questa una lotta per le libertà di tutti, le libertà di pensare, di credere, di affermare secondo la propria ragione.
Voglio ricordare che a prescindere dai Patti che legano l'Italia al Vaticano entrambi sono Stati indipendenti e quindi nessuno dei due deve interferire con le decisioni dello Stato medesimo.
Nessuno studente ha mai preteso di parlare dal balcone del Papa in Vaticano cercando di affermare il proprio pensiero per il rispetto per il luogo che è stato scelto ed è riconosciuto come il pulpito maggiore per la diffusione del credo cristiano.
Allo stesso modo sostengo che la religione e tutti gli uomini che sono stati incaricati e che hanno liberamente scelto di diffonderla non debbano interferire in ambiti che non gli competono e che sono al di fuori del proprio Stato, come la politica(i referendum politici), la scienza(la ricerca genetica), i diritti civili dei cittadini ( coppie di fatto e unioni civili ,quindi non-religiose, tra omosessuali, i Dico e i Pacs), le scelte di vita e di morte di uomini e di donne liberi(moratoria contro l'aborto, l'eutanasia ).
In ultimo sostengo che si stia creando un polverone inutile per creare scompiglio all'interno del nostro paese che è già troppo incasinato. A ciò si aggiungono faide politiche e i soliti ridicoli attacchi al Governo, richieste di dimissioni da parte dell'opposizione(An)simili a minacce( non meno intimidatorie di quelle dirette al Papa dagli studenti) rivolte al Rettore e ai professori che hanno aderito liberamente e consapevolmente alla protesta, le scuse formali da parte del nostro Capo di Stato G. Napolitano e dei Ministri, l'invito da parte del Cardinale Ruini e altri rappresentanti della Chiesa alle "manifestazioni" di sostegno per Ratzinger durante l'Angelus di domenica prossima, l'intromissione da parte di giornali stranieri che mettono sempre alla berlina il nostro Paese quasi ci prendessero gusto nel farlo alla maniera dei peggiori giornali scandalistici , più che riportare il reale e semplice svolgimento dei fatti...il solito circo equestre dell'informazione.
Ma poi alla fine: OGNUNO FACCIA COME MEGLIO CREDE!!!
mercoledì 16 gennaio 2008
l'onda
Come un' onda
ti sei infranto
sul faro dell' Anima mia
con seduzione, abilità e violenza
mi hai imposto la tua presenza.
In una frazione di secondo
hai abbattuto le mie barriere
la mia Essenza non era più di un fascio debole
di ferro e lamiere.
Come ruggine
non potevo né più splendere né più brillare.
Come un'onda
ti sei ritirato
piano, sempre più piano.
Le altre barche mi vedranno ancora di lontano?
al di là
Al di là della propria finestra e del proprio davanzale
Al di là del marciapiede
Al di là delle case
Al di là dei Castelli e delle colline
Al si là dell'orizzonte arrivando al mare
Al di là delle peregrinazioni
Al di là delle percezioni
Al di là di dubbi e di certezze
Al di là delle proprie convinzioni
Al di là,
libertà.
lunedì 14 gennaio 2008
Io amo quest'uomo.Filippo Timi
domenica 13 gennaio 2008
Come se il mio Cielo volesse crollare
Fuori il cielo sembra che voglia crollare da un momento all'altro..sono giorni che non smette di piangere a goccioloni,come se non si volesse più fermare.Come si volesse ripulire e ripartire da capo.
Io costretta così dietro le mie piccole finestre non faccio altro che ascoltare vecchie canzoni,sfogliare vecchie fotografie,ricordare vecchi amici e vecchi amori. E mentre sono nella mia stanza penso anche a tutto il mondo nuovo là fuori che aspetta solo che io mi decida a viverlo.ma che di certo non "mi"aspetta.Quante volte mi sono sentita dire che nessun treno aspetta proprio me quando deve parte,e ti lascia a terra. eppure questa volta sono io che non mi sento più le forze per ripartire.Ripartire con una nuova vita...la mezzanotte del primo dell'anno è scoccata già da un pezzo e per me potrebbe pure passare questa primavera prima che mi decida a fare qualcosa...a mettere in pratica almeno uno solo dei "buoni propositi" (magari è meglio una forma meno clericale!) più realisticamente dei "progetti" che mi ero prefissa di materializzare finalmente nella mia vita.Cambiare lavoro,si certo...ma se sono giorni che non compilo neanche il curriculum figuriamoci stamparlo fotocopiarlo e girare negozi e librerie del centro per lasciarlo!!...e poi cercare casa,andare a vivere con altre persone,ricreare dei nuovi rapporti con altri coinquilini (un altro post sarà tutto dedicato al meraviglioso "harem" in cui vivo)...sono tutte cose che fino a qualche mese fa mi eccitavano parecchio...mi sono sempre buttata in mezzo alla gente senza preoccuparmi mai di niente come un' ariete contro il bastimento della fortezza nemica eppure...eppure non ci riesco da quando ho ripreso a viaggiare,ho rivisto il mondo al di là (al di là vi avviso gli affitti sono molto meno cari!!) e 10.000 opportunità e paure che non vedo l'ora di affrontare,non in Italia non più a Roma chissà perché...e la amo così tanto...un posto che primo tra tanti avrei potuto paradossalmente sentire come "casa"...eppure...già eppure la parte più difficile ora so qual è :
non aprire nuovi capitoli, ma chiudere quelli vecchi!
Proprio come le vecchie foto, i vecchi ricordi,le vecchie canzoni che sai non smetteresti mai di ascoltare. ti sono familiari conosci le parole, le pause, ma non vuoi ammettere che però ti hanno stancata.Dopo tanto che non le ascolti queste care melodie si, ti mancano...dopo tanto,dopo che hai disabituato le tue orecchie dall'abitudine, dal routinario.Poi quasi trovi strano non ricordare più il ritornello e riscoprire qualche accento a cui non avevi mai fatto caso, o qualche particolare. Così vale per le persone...un tic il suo strano modo di mordersi le labbra e di parlare, o ricordare i momenti in cui una fotografia è stata scattata.E proprio come lo scatto di una pellicola:istantaneo.Allora.
(punto) e...
a capo!
In questo giorno poi così tremendamente uggioso, intenso di grigiore,impolverato, vecchio e triste ho rivisto "il cielo sopra Belino"...ah Berlino è da lì che m'è presa tutta questa malinconia che non riesco a capire e se non la capisci tu, nessuno la può risolvere. Io vorrei essere come il protagonista, l'angelo Damiel (e non la ballerina con le ali di gallina)...prendere la vita e sbatterci la testa contro per rompermela con la mia stessa corazza,bere il caffè e bruciarmi la lingua,bere vino e sentire l'ebrezza scorrere nelle mie vene, mangiare carne e sentire puzza di bruciato...non sorvolare la realtà senza toccarla ma imbrattarmene le mani.
Il mio cielo non è di aria condensata con nuvoloni neri e potenti,fulmini tuoni e saette, al massimo è di aria compressa, sottovuoto da non poterci respirare.
Il mio cielo è di cartapesta, quello con le stelline dorate ben disegnate,fosforescente ma a poco prezzo... e sta per crollare!
Le mie ali non sono certo quelle di un angelo,ma sono di fantasia per volare via.
Tratto da: "WINGS OF DESIRE" (Il cielo sopra Berlino - Wim Wenders)
Quando il bambino era bambino,
camminava con le braccia ciondoloni,
voleva che il ruscello fosse
un fiume, il fiume fosse un torrente
e che questa pozzanghera fosse il mare.
Quando il bambino era bambino,
non sapeva di essere bambino,
tutto per lui aveva vita
e tutte le vite erano una cosa sola.
Quando il bambino era bambino,
non aveva opinioni su nulla,
non aveva abitudini,sedeva spesso
con le gambe incrociate,
si metteva a correre,
aveva una vertigine nei capelli,
e non faceva le smorfie
quando veniva fotografato.
Quando il bambino era bambino
era il tempo delle seguenti domande:
Perché io sono io e non sono te?
Perché sono qui e non sono lì?
Quando ebbe inizio il tempo
e dove finisce lo spazio?
La vita sotto il sole
non è solo un sogno?
Quello che vedo, sento e annuso
non è solo la parvenza
di un mondo prima del mondo?
Esiste realmente il male
e persone che sono davvero cattive?
Come può essere che io,
che sono io,
non fossi prima di essere,
e che un giorno l' io, che sono io
non sarà più l' io che sono io?
sabato 12 gennaio 2008
La SENSUALITà di Amelie
Già Amelie quella splendida ragazza bruna dalla frangetta sbarazzina de "Il meraviglioso mondo di Amelie Poulain"...per tutti ma soprattutto tuttE solo Amelie.La ragazza che rappresenta allo stesso tempo quella che vorremmo fosse la nostra migliore amica,una sorella maggiore,la ragazza che ha sempre quel non so che in più che si può o semplicemente odiare/invidiare o imitare per sempre.io suppongo abbia 25 anni,un'età di mezzo (in medias res) perchè le 20enni possano ancora aspirare a diventare come lei e le 30enni ci si possano già identificare.So che è banale e forse molto comune (soprattutto tra noi "fricchettone")ma io l'adoro.Non per le caratteristiche fisiche,il taglio di capelli o il ragazzo che alla fine riesce a conquistare,bensì perché...USA I SENSI.
Tutti li abbiamo lo so ma non tutti li sanno usare a dovere.Li reputiamo qualcosa di ovvio e scontato,ce li ha forniti in principio Madre Natura non è niente che abbiamo costruito caratterizzando ognuno a suo modo se stesso. Proprio perché qualcosa già "inclusa nel prezzo" chi può bruciarsi le mani e commentare questo post affermando che sa ANNUSARE? Noi tutti non annusiamo bensì odoriamo quel che ci capita sotto il naso coma la puzza di sgombro al banco del pesce mentre andiamo di fretta tra gli scaffali del supermercato. Chi può giurare di saper ASCOLTARE?Al massimo origliamo il vicino di sedile in metropolitana che commenta il giornale,o tuttalpiù, i più fortunati "sentono" il traffico urbano...ma solo per sbaglio solo quelli che hanno dimenticato in carica sul comodino un prezioso "compagno di tragitti&camminate" dato che ora tutti escono di casa tappandosi le orecchie con le cuffie dell' mp3 a musica sparata e così ci si lascia stordire già dopo l'ultima mandata alla porta di casa.Chi tra quelli/e che stanno leggendo (ammesso che ce ne sia qualcuno) può dire con sicurezza di saper TOCCARE? Forse la maniglia dell'ascensore quando si arriva al piano prescelto? o la penna che usiamo per compilare un bollettino alla posta?la carta igienica quando ci puliamo il culo (ah,beh ottima scelta questa è davvero bella morbida)?? Chi sa GUARDARE??non "vedere", ho scritto "guardare"!! oh si beh certo,il semaforo è rosso mi devo fermare!il numero...che numero ho...193 tra 10 numeri tocca a me...lo odio quest'esame...bla ba bla. Il GUSTARE infine...non fingere di essere chissà che somelier,chissà quale palato raffinato...io lo chiamerei "palato d'alto borgo":"colooore rubino, gusto inteeeenso ehm retrogusto di fiori di campo a metà primavera già in avanzata fioritura...posso addirittura sentire l'ape svolazzare..." Ma per favore!!suvvia...un mucchio di BLA BLA BLA.
I sensi a mio parere sono un dono speciale (non un "DONO" di chissà quale Presunto come direbbe qualcuno!) e pochi lo sanno apprezzare del tutto.
Così come farebbe Amelie, io intendo l'adoperare i sensi per esplorare il mondo non quello lontano ed esotico che possiamo solo immaginare bensì il mondo più reale,tangibile e vicino,il mondo quotidiano.Usare i sensi non solo per ciò che sembra e appare più bello ma anche per ciò che è brutto,sgradevole e raccapricciante (Rabelais docet).Annusare l'odore di catrame di una strada appena asfaltata o l'odore di benzina o di pittura fresca.Ascoltare il traffico e cercare ogni tanto di distinguere tra le macchine il suono e lo stridere di un tram sulle rotaie.Toccare una stoffa al mercato, la buccia di un frutto,pungersi con la parte superiore di una melanzana (non dico di infilare ogni volta le dita nei sacchi di legumi...io preferisco far scricchiolare lo zucchero di canna sotto la pressione che infliggo con il mio cucchiaino e sentire mille granelli cedere e farmi spazio...chiudere gli occhi e pensare di affondare le mani sulla spiaggia e che quei granelli siano di sabbia).Guardare intensamente negli occhi un passante, soffermandosi sulle sue rughe o sul rossetto sbavato.E Gustare il retrogusto di una sigaretta magari quando ce la offrono e non è della stessa marca che fumiamo di solito,meglio ancora se tabacco, o il dentifricio ancora tra i denti dopo averli lavati.Ogni volta, questo è il segreto, lasciarsi cogliere impreparati,lasciarsi sorprendere dal minimo e più impercettibile dettaglio di una banale giornata, solo in apparenza simile ad un'altra. E non perché ieri c'era il sole e oggi piove.Anche giorni sempre uguali a se stessi si possono rivelare differenti . è la fine arte del "percepire"... sulla superficie dei polpastrelli delle dita, come sulle palpebre degli occhi,sulla punta della lingua o la punta del naso , come la pulce nell'orecchio. E già!
mercoledì 9 gennaio 2008
Roma 28/3/07
kate nash
you're thinking of something to say.
You'll go along with it then drop it and humiliate me in front of our friends.
Then I'll use that voice that you find annoyin' and say something like
"yeah, intelligent input, darlin', why don't you just have another beer then?"
Then you'll call me a bitch
and everyone we're with will be embarrassed,
and I wont give a shit.
My finger tips are holding onto the cracks in our foundation,
and I know that I should let go,
but I can't.
And every time we fight I know it's not right,
every time that you're upset and I smile.
I know I should forget, but I can't.
You said I must eat so many lemons
'cause i am so bitter.
I said
"I'd rather be with your friends mate 'cause they are much fitter."
Yes, it was childish and you got aggressive,
and I must admit that I was a bit scared,
but it gives me thrills to wind you up.
My finger tips are holding on to the cracks in our foundation,
and I know that I should let go,
but I can't.
And every time we fight I know it's not right,
every time that you're upset and I smile.
I know I should forget, but I can't.
Your face is pasty 'cause you've gone and got so wasted, what a surprise.
Don't want to look at your face 'cause it's makin' me sick.
You've gone and got sick on my trainers,
I only got these yesterday.
Oh, my gosh, I cannot be bothered with this.
Well, I'll leave you there 'till the mornin',
and I purposely wont turn the heating on
and dear God, I hope I'm not stuck with this one.
My finger tips are holding onto the cracks in our foundation,
and I know that I should let go,
but I can't.
And every time we fight I know it's not right,
every time that you're upset and I smile.
I know I should forget, but I can't.
And every time we fight I know it's not right,
every time that you're upset and I smile.
I know I should forget, but I can't.
x2