lunedì 14 gennaio 2008

Io amo quest'uomo.Filippo Timi

io amo quest'uomo Filippo Timi...o meglio Filo.
ha un modo di scrivere e di descrivere la sua vita frizzante,ironico e sarcastico allo stesso tempo,brutale, crudele(come chiudere un ragazzetto nel bagno del camerino e fargli implorare di aprire o accendere almeno la luce... tale punizione a cosa era dovuta?al solo fatto ke il ragazzetto diceva di amarlo) tenero, anarchico e blasfemo. Innamorato di uomini e donne ma soprattutto di vita. Una vita senza luce e senza normali parole. certo però è un eroe dei nostri tempi,del nuovo millennio... il nostro eroe non può non rischiare la vita sul lungotevere per godere di pochi atTIMI di sole che il giorno gli concede,correre con la bicicletta per andare alle prove con il vento in faccia per mezza Roma e poi a fatica rischiando la morte affrontare il traffico notturno della Capitale, infine rifiuta il suo fido destriero cromato che riconosce non come compagno di avventure ma come un nemico.Filo avrà sempre qualche nemico (è Filo nemico di se stesso) sarà sempre compagno di qualcuno( è Filo compagno di Filo stesso) ,solo triste e consapevole della solitudine non per questo non conoscerà,non rinuncerà mai ad andare, ad essere al di là.a scandalizzare solo perchè gli piace scoprire e giocare con i diffetti degli altri che sono di certo meno dei suoi. Non parlo di difetti fisici bensì difetti "di fabbrica" difetti culturali,caratteriali,sociali... dettati dell'abitudine di un piccolo paese o di una grande metropoli. Unico metodo per sopravvivere:fingere. sempre.
Fingere non è mentire bensì recitare e ammettere di portare una maschera e farne ridere coloro che "non la vedono". Tanto per Filo il mondo non ha volto, forse ha solo parole ("troppo gelate per sciogliersi al sole"???) visto che le sue stesse sono frasi spezzate,parole sgozzate. Ma i pensieri che per me sono quelli che contano non si fermeranno mai e saranno pur sempre belli. Mio caro Timi come attore ti devo ancora scoprire vorrei tanto vederti a teatro mi accontenterò di qualche pellicola in affitto o al massimo di un cinema.
Non rinunciare a guidare la tua bicicletta nuova il lungotevere a maggio è uno Spettacolo.
E comunque... magari non sarei tra quelli che dopo lo spettacolo vengono a lasciarti il loro numero di cellulare ma sappi... che Ti Amo. (fa nulla se non mi chiamo Sonia, e non sono in nessun tuo Femminario?)

4 commenti:

Anonimo ha detto...

E' da quando ho scritto il mio primo commento, quello in cui ti sfotto per la tua "infelice analogia" tra il Natale del Primogenito figlio di ChissàSeCiSei e quello del Blog, che cerco un'alternativa alla tua. Poi oggi, ri-leggendo lo Zarathustra, forse ho trovato:

"Bisogna avere ancora un caos dentro di sé per partorire una stella danzante"

Che te ne pare?

fritenks ha detto...

adoro quella frase..se solo non fosse così scontata da stamparla in serie su borse e magliette in vendita da feltrinelli!

io dico sempre (e qst è una frase mia):se voglio che le cose cambino,devo essere io a cambiare!

invece un'amica un giorno mi disse facendomi alquanto paura(data dalla veridicità della frase): attenta a ciò che sogni perchè la maggior parte delle volte si avvera. e più spessso può addirittura suonare alla tua porta...

che ne pensi??ti piace?

Anonimo ha detto...

Più che scontata direi allora Inflazionata (non che quella sui sogni che poi s'avverano lo sia di meno..)

In ogni caso non stiamo quì a giudicare il valore di un affermazione dal numero delle persone che la usano o per meglio dire "se ne riempiono la bocca" (che altrimente sarebbe vuota).

Tornando a noi:direi che non c'è niente di "temibile" in un sogno che s'avvera (basta averne pronto subito un altro), l'unico rischio sarà quella delusione che spesso si prova quando un sogno evanescente prende forma materiale, "carnale".

Perchè, tu cosa (o chi)sogni?

fritenks ha detto...

mi scusi tanto signor hank per l'imprecisione di vocabolario che caratterizza il mio precedente commento. adoro il suo linguaggio aulico e preciso,adoro la pluralità di forme ed espressioni che può assumere la nostra MadreLingua.e di ciò la ringrazio.per ciò ha molta della mia modestissima stima.

mi scusi la schiettezza: Lei chi è per chiedere a una signorina cosa cosa sogna??
Comunque essendo una signorina educata Le rispondo lo stesso!

cosa o chi sogno non è definibile..bensì impercettibile come l'evanescenza dei sogni stessi.ed è per questa sua natura multiforme, mutevole e varia che ne ho paura.ma se l'uomo non fosse spinto nel corso della sua esistenza da forti emozioni, (come la paura) che spesso non conosce e quindi non sa decifrare,non vivrebbe affatto.i sogni non sono importanti per il loro contenuto(non sempre) ma più per la forma e per le conseguenze che da esso ne derivano.i sogni aiutano la nostra realtà. la definizione migliore del mio percepire i sogni è il Sublime romantico... terrificante e affascinante allo stesso tempo. per tutto ciò non smetterò mai di sognare a prescindere da chi potrebbe bussare alla mia porta!